Tavoli allestiti all’ombra degli alberi per il pranzo all’aperto del ristorante Jodok, nel parco del Paolo Pini
Tavoli allestiti all’ombra degli alberi per il pranzo all’aperto del ristorante Jodok, nel parco del Paolo Pini

Piazza Olinda: ristorante e ostello

Tavoli allestiti all’ombra degli alberi per il pranzo all’aperto del ristorante Jodok, nel parco del Paolo Pini

Una grande piazza

Ci piace immaginare il Paolo Pini come una grande piazza urbana dove non c’è separazione tra chi ha l’arte del mestiere e chi il mestiere dell’arte. Sappiamo che la nostra piazza ha bisogno di essere alimentata ogni giorno, da chi lavora e da chi passeggia, da chi sta al bar e da chi prova a teatro, da chi fa i letti e da chi zappa l’orto, da chi cucina e da chi sogna, ciascuno a scrutare il proprio futuro tra le fronde degli alberi.

Il ristorante Jodok all’aperto nel parco del Paolo Pini, con tavoli conviviali illuminati da luci calde sotto una tettoia serale.

Inclusione, socialità e cultura

Jodok
pizza e cucina

Nel verde del parco, è il primo punto di accoglienza varcando il cancello del Pini, dove si incontrano inclusione, socialità e cultura.
È il luogo che privilegiamo per i percorsi di tirocinio lavorativo rivolti a persone con fragilità.

La cucina è prevalentemente mediterranea e abbraccia molteplici piatti della tradizione italiana con qualche tocco etnico. Un’attenzione è dedicata a vegetariani e vegani: con piatti gustosi e fantasiosi.

Prenota ora

Da maggio a settembre è possibile mangiare all’aperto.
Scrivici a jodok@olinda.org
Chiama 02.66.22.01.71

Cortile interno di OstelloLinda, con tavolini e sdraio tra le piante in un’atmosfera rilassata e accogliente.

OstellOlinda: un ostello green

Immerso nel parco del Paolo Pini, quello che un tempo era il convento delle suore dell’ex Ospedale Psichiatrico è oggi OstellOlinda. La nostra parola chiave è accoglienza: sotto lo stesso tetto ospitiamo turisti, lavoratori, gruppi, compagnie teatrali e persone coinvolte in percorsi di salute mentale.

Situato a soli 20 minuti di metropolitana dal centro città, l’ostello offre camere per tutti i gusti (e tutte le tasche).

Un’Olinda tutta nuova che nelle sue dimensioni ridotte conserva i tratti e il flusso di linfa della prima Olinda e di tutte le Olinde che sono spuntate una dall’altra, e dentro a questo cerchio più interno già spuntano – ma è difficile distinguerle – l’Olinda ventura e quelle che cresceranno in seguito.

Olinda da Le città invisibili di Italo Calvino

Sentieri che si immergono nel verde del parco

Il parco

Un dedalo di viali alberati e freschi, l’aroma dei tigli in fiore, galline libere negli orti, scoiattoli, ricci, piccole lepri selvatiche, lucciole nelle notti calde. Una natura inaspettata, spontanea, si respira un odore di campagna, “non sembra di essere a Milano” dicono in molti, per il silenzio e la vista ampia. Un parco dove perdersi è un attimo, è vero, ma in fondo fa allegria!