Il totem del festival Da Vicino Nessuno è normale, disegnato con tratti incisi e in bianco e nero, con uno stile visionario e onirico.
Il totem del festival Da Vicino Nessuno è normale, disegnato con tratti incisi e in bianco e nero, con uno stile visionario e onirico.

da vicino nessuno è normale

Ideato nel 1996 per aprire definitivamente il cancello dell’ex ospedale psichiatrico di Milano, il festival, dai primi anni di vita ha invitato i cittadini a confrontarsi con un luogo e una memoria rimossi della città, accompagnandoli a scoprire uno spazio urbano per molti sconosciuto.

Il totem del festival Da Vicino Nessuno è normale, disegnato con tratti incisi e in bianco e nero, con uno stile visionario e onirico.
Illustrazione in bianco e nero di Carlo Gazzi per il Festival Da vicino nessuno è normale 2025, con una creatura fantastica multiforme, metà umana e metà animale, su fondo nero.

Dal 30 maggio al 1 luglio 2025 - XXIX edizione

Da vicino nessuno è normale 2025

Crescendo, impariamo a fare un passo a latere di noi stessi, e capiamo che giudicare altre persone non è saggio. Il mondo rischia di diventare molto piccolo, le nostre ombre si rimpiccioliscono quando usiamo costantemente il giudizio. È più interessante cercare di comprendere il mondo e stupirsi. Lo stupore ingrandisce le ombre, allarga la forza d’immaginazione.

Scopriamo che non solo le parole sono importanti, ma anche lo spazio tra le parole che ci costringe a rallentare e ci insegna l’arte di esitare. Rallentando il ritmo del linguaggio lo rendiamo più preciso. La patria di chi esita è il labirinto, diceva Walter Benjamin, dove per orientarsi servono i cinque sensi di ognuno di noi. La ricerca dell’esito dal labirinto è un lavoro pratico e collettivo. Un lavoro che rende conciliabile l’inconciliabile, che considera possibile l’impossibile.

Oggi potremmo chiamare il labirinto “tessuto sociale”. Siamo convinti che sia necessario alimentare e rafforzare il tessuto sociale più di quella che chiamiamo “rete”, perché quest’ultima tende a riguardare un lavoro intermedio, mentre noi abbiamo bisogno di alleanze inventive che producano voglia di intraprendere e siano fonte di energia sociale, è il nostro modo di fare politica.

Prossimamente

Collaborazioni

Arca, Arci Grossoni, Asnada, Campagna Salute Mentale, Consorzio Cascina Clarabella, Comin, Coop Bicam, Forum Salute Mentale, Gogol & Company, Il Giardino degli Aromi, Lato D, Libreria Alaska, Libreria Anarres, Libreria Antigone, Libreria del Convegno, Libreria I Baffi, Mamusca/Scamamù, Mosso, Ri-Make/Subseri, Teatro Elfo Puccini, Teatro delle Albe, Tempo Ritrovato Libri, Unasam Italia, Verso Libri, Zona K

Ringraziamo

Alberica Archinto, Alessandro Argnani, Monica Barbato, Marta Battioni, Sofia Borroni, Giuliano Bottacin, Massimo Bricocoli, Catia Brunello, Ferdinando Bruni, Roberto Cacciatore, Carlo Carbone, Ignazio Causarano, Cristina Chiavarino, Marilena Chierico, Massimo Cirri, Silvia Consonni, Nicoletta Contu, Paolo Cozzi, Cesin Crippa, Alice Daghini, Rodrigo D’Erasmo, Luigi De Angelis, Elio De Capitani, Giacomo Delfanti, Gerardo de Luzenberger, Luca Del Pia, Enrico Derflingher, Elio, Enrico Falck, Barbara Farina, Elena Ferrari, Carlo Gazzi, Catiu Giarlanzani, Lorenzo Giuggioli, Caterina Gorlani, Fiorenzo Grassi, Paola Guerra, Debora Hafner, Marika Hansson, Marco Kob, Ivolontaridiolinda, Jacopo, Toni La Bua, Stefano Laffi, Mario Loprevite, Letizia Mantero, Emanuele Martina, Marco Martinelli, Raffaele Mattei, Diana Mauri, Lucia Mauri, Viola Mercuri, Lea Melandri, Mauro Milone, Laura Molena, Ermanna Montanari, Ilaria Negri, Nicole, Marcella Nonni, Giorgia Oddone, Olga, Giorgina Pi, Claudio Ponzana, Andrea Rebaglio, don Gino Rigoldi, Felice Romeo, Alberto Russo, Elio Sabella, Laura Sansonna, Stefania Scattina, Paolo Schiavo, Marina Scipolo, Riccardo Sorichetti, Alice Strazzi, Tea, Teo, Federica Verdicchio, Antonio Viganò, Alba Viglione, Renata Viola

Una scena di festa all’ingresso del Paolo Pini durante il primo Festival Da vicino nessuno è normale (1998), con un uomo su una Vespa circondato da persone sorridenti.

Dal 1997 ad oggi

Un laboratorio di cittadinanza

Il manicomio di Milano era un terreno arido trent’anni fa, le persone sole e gli spazi chiusi. Oggi il Paolo Pini è un laboratorio di cittadinanza, un luogo che sprigiona energia sociale e culturale.

Per aprire i cancelli e far entrare i cittadini, abbiamo scelto di usare la cultura come testa d’ariete – che negli anni ’90 sembrava non avere alcun valore. In particolare, abbiamo pensato al teatro, per invitare le persone a fare esperienza del cambiamento. Per questo è nato un festival dal titolo Da vicino nessuno è normale e il TeatroLaCucina.

Azione collettiva di ragazze e ragazzi in corsa sul palco durante il progetto non-scuola al TeatroLaCucina

Il teatro come strumento di dialogo

La scelta del teatro, come strumento di dialogo con la città, ha permesso di dare nuova vita al luogo, passando attraverso le storie delle persone – la negazione della soggettività, la perdita degli oggetti personali e di conseguenza dell’identità erano le pratiche di spoliazione manicomiale – senza che le storie fossero solo un atto di denuncia. Il teatro ha introdotto la parola poetica, la metafora dei grandi testi, la distanza, l’emozione collettiva, la riflessione sul proprio tempo, ha restituito il senso di comunità.

2019: Premio Anima per la categoria Teatro alla Cooperativa Olinda – TeatroLaCucina: un riconoscimento all’alto valore sociale di un lavoro ventennale capace di coniugare arte e inclusione sociale, creatività e cittadinanza attiva, rigenerazione urbana e ricostruzione delle identità.

2018: Premio Hystrio-ANCT al festival Da vicino nessuno è normale con la seguente motivazione: per aver saputo coltivare un deserto culturale urbano, creando una rete virtuosa e non virtuale tra periferia e centro.

2015: Premio Ubu Speciale al festival Da nessuno vicino è normale con la seguente motivazione: per la creazione, nel bosco e nei padiglioni dell’ex manicomio Paolo Pini di Milano, di un vivo festival di teatro che confonde le distanze e indaga le differenze a partire dalla consapevolezza che “da vicino nessuno è normale”.

2009: Premio Milano per il Teatro, Premio speciale della Giuria di Specialisti per il progetto Da vicino nessuno è normale e per l’apertura del TeatroLaCucina.

2009: il festival  viene accreditato presso la Regione Lombardia nell’ambito del riconoscimento dei soggetti che svolgono attività di spettacolo di rilevanza regionale – ex art. 8 c. 2 l.r. 30 luglio 2008, n.21.

2005: Premio Hystrio al festival Da vicino nessuno è normale.