Prossimamente il programma del festival
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Un progetto di Olinda
Dal 30 maggio al 1 luglio 2025 - XXIX edizione
Il teatro è l’arte del presente dice Ariane Mnouchkine, fondatrice del Théâtre du Soleil, è questo il legame intimo che accomuna nel buio e nel silenzio di un teatro, attori e spettatori: i racconti dei corpi sono anche le storie di chi ci ha preceduto, sono i nostri corpi che guardano il mondo e lo incontrano.
Gli spettacoli ospiti al festival 2025 sono esperienze ed esplorazioni intorno alla natura del vivente e alle sue fragilità, giocano con le lingue e i linguaggi del corpo, conducono gli spettatori nel parco, tra gli alberi, sotto le stelle, in un museo, intorno a un tavolo, nel vuoto creativo del teatro.
Nei giorni del festival, l’ex Ospedale Psichiatrico si trasforma in cuore pulsante, valorizzando il quartiere come luogo vitale in grado di dare forma a una narrazione positiva e favorendo la costruzione di legami sociali.
Dal 1997 ad oggi
Il manicomio di Milano era un terreno arido trent’anni fa, le persone sole e gli spazi chiusi. Oggi il Paolo Pini è un laboratorio di cittadinanza, un luogo che sprigiona energia sociale e culturale.
Per aprire i cancelli e far entrare i cittadini, abbiamo scelto di usare la cultura come testa d’ariete – che negli anni ’90 sembrava non avere alcun valore. In particolare, abbiamo pensato al teatro, per invitare le persone a fare esperienza del cambiamento. Per questo è nato un festival dal titolo Da vicino nessuno è normale e il TeatroLaCucina.
La scelta del teatro, come strumento di dialogo con la città, ha permesso di dare nuova vita al luogo, passando attraverso le storie delle persone – la negazione della soggettività, la perdita degli oggetti personali e di conseguenza dell’identità erano le pratiche di spoliazione manicomiale – senza che le storie fossero solo un atto di denuncia. Il teatro ha introdotto la parola poetica, la metafora dei grandi testi, la distanza, l’emozione collettiva, la riflessione sul proprio tempo, ha restituito il senso di comunità.