10 – 11 Giugno 2025

Controimmagini Omaggio a Joseph Beuys, l’artista sciamano

"Società, natura, politica, economia, vita, tutto diventa opera d’arte"

  • Teatro

15 €

Posto unico

un uomo con un cappello, camicia e gilet mostra in primo piano una torcia di colore giallo, alle sue spalle la sua ombra, è l'evocazione dell'artista joseph beuys

Date, orari e repliche spettacolo

drammaturgia e regia Michelangelo Dalisi
con Marco Cacciola e Michelangelo Dalisi
musica Franco Visioli
elementi di scena Mauro Rea
disegno luci Desideria Angeloni
assistente alla regia Sharon Amato
direttore di scena Domenico Riso
fonico Guido Marziale
sarta Annalisa Riviercio
foto di scena Ivan Nocera
la canzone Sonne statt Reagan è di Alain Thoné, Manfred Boeker, Klaus Heuser (BAP)
la canzone Gibbon in Glass – Sound è di Henning Christiansen
si ringraziano Michele Bonuomo, Tomas Arana, Petra Richter, Linda Dalisi, Francesco Villano, Armando Pirozzi, Ira LVT, Russell, Luna Cenere, Rosita Vallefuoco, Luca Massimo Barbero, Thaddaeus Ropac
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Campania Teatro Festival – Fondazione Campania dei Festival
in collaborazione con Olinda/TeatroLaCucina

Spettacolo inserito nell’abbonamento Invito a Teatro

"Società, natura, politica, economia, vita, tutto diventa opera d’arte"

  • arte contemporanea
  • scultura sociale
  • Novecento

In un museo abbandonato un cronista è alla ricerca dell’artista perduto: un’evocazione farà apparire Joseph Beuys, artista sciamano per eccellenza, impegnato a ripercorrere una serie di sue azioni memorabili e a raccontarci il suo mondo di “controimmagini”. Durante questi dialoghi prenderanno vita il suo pensiero, la sua opera, l’impegno ecologico, la scultura sociale e l’attività politica (il Partito dei Verdi, la Libera Università Internazionale), i simboli archetipici nascosti nelle sue azioni. Le sue frasi, i suoi titoli emblematici traducono in parole il centro del suo gesto artistico e politico: Ognuno di noi è un artista, Mostra la tua ferita, La rivoluzione siamo noi.

Attraverseremo il suo immaginario, rievocando 7000 Querce a Kassel, azione collettiva che diede vita alla nascita di un vero e proprio bosco di poco fuori città, gli oggetti rivestiti di feltro, il grasso, Terremoto in Palazzo, la sua dedica alle vittime del terremoto in Campania. Ed è a Napoli, città a cui è stato molto legato, che Beuys installa la sua ultima mostra, Palazzo Regale. «È la nostra testa», disse nell’ultima intervista, «Ogni essere umano è un Re Sole».

Joseph Beuys, con la sua ironia e il suo sguardo rivolto soprattutto al cuore e alla coscienza dell’essere umano, superando il tempo, getta una luce sulla contemporaneità che oggi si sta aprendo a una visione olistica della realtà in cui nulla è più separato: società, natura, politica, economia, vita, tutto diventa opera d’arte.

L'attore che interpreta l'artista joseph beuys rivolge un microfono verso il pubblico, con gesto performativo
Sulla sinistra l'attore che interpreta Beuys, sulla destra l'altro attore che riveste la parte dell'intervistatore, con un taccuino in una mano e nell'altra una penna rivolta verso beuys, per prendere appunti
L'attore che interpreta beuys tiene in una mano una lampadina gialle e nell'altra un limone e li mette vicini, quasi a compararli
Sulla sinistra l'attore che interpreta beuys indossa un cappello e un limone sopra di essere, l'altro attore, che sembra intervistarlo, prende appunti su un taccuino. dietro di loro 3 grandi lavagne delle aule scolastiche

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