15 – 16 Novembre 2025

Lisistrata

Al Piccolo Teatro di Milano, in scena 30 adolescenti del laboratorio di teatro non-scuola e 50 adolescenti dei territori vesuviani

  • Teatro

Date, orari e repliche spettacolo

Crediti spettacolo

drammaturgia e regia Marco Martinelli
aiuto regia Valeria Pollice, Gianni Vastarella
musiche Ambrogio Sparagna
spazio e luci Vincent Longuemare

costumi Roberta Mattera
assistente alla regia Vincenzo Salzano
musiche eseguite da Ambrogio Sparagna, Antonio Matrone, Vincenzo Core, Raffaello Simeoni e Alessia Salvucci
consolista Theo Longuemare
guide teatrali Nunzio Abruzzese, Ines Mennella, Mirjam D’Ambrosio e Stefania Piedepalumbo
con la partecipazione delle studentesse e degli studenti delle scuole Liceo ‘’E. Pascal’’ di Pompei, Istituto ‘’E. Pantaleo’’ di Torre del Greco, Istituto “R. Elia” di Castellammare di Stabia e il Liceo ‘’G. De Chirico’’ di Torre Annunziata
produzione Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con Ravenna Festival, Albe/Ravenna Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Collettivo LaCorsa, Olinda/TeatroLaCucina
con il patrocinio morale del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale, Università degli Studi di Salerno

Lo spettacolo Lisistrata, nato a Pompei, approda a Milano in una versione corale e inedita: è l’opportunità di un incontro intenso tra adolescenti del territorio vesuviano e dei quartieri periferici milanesi, un coro potente oltre il margine, quell’“io sono noi” si leverà sulla città.

Un coro di 120 ragazze e ragazzi nella più celebre tra le utopie pacifiste del teatro antico

Il progetto è ispirato ad Aristofane, il padre della comicità occidentale, o meglio – come scrive Martinelli nelle note di regia – «un adolescente infuriato», che a diciotto anni iniziò a scrivere contro la guerra che insanguinava Atene.
In scena con un coro di 120 adolescenti, Lisistrata trae linfa dalle invenzioni del commediografo così come dalle creazioni dei giovanissimi attori, che fanno propria la celebre vicenda intrecciando la battaglia pacifista alla fantasia di un mondo rovesciato: se gli uomini insistono a perpetuare la guerra, saranno le donne a “sciogliere gli eserciti”, con un paradossale sciopero del sesso.

Gli adolescenti, in questi trent’anni e passa, da quando, all’inizio degli anni Novanta, ho inventato la non-scuola, a Ravenna – commenta il regista – non sono cambiati: restano quelle magnifiche, fragili creature piene di sogni e paure, desideri e oscurità, che la società degli adulti si ostina a non ascoltare.

Marco Martinelli