30 – 31 Maggio 2025
Il paese dove non si muore mai / Dëkk bu kënn dull dëwee
Alessandro Argnani/Albe / Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye / Teatro Caverna
Attraversare una fiaba da Italo Calvino a italo senegalese
- Spettacolo per famiglie
- Teatro
17 – 18 Settembre 2024
Gemma Hansson Carbone
Performance itinerante in cuffia per 30 spettatori
17 Settembre 2024, 19:30
quartiere Affori/Comasina
18 Settembre 2024, 20:00
quartiere Padova/Turro
basato su Πεθαίνω σαν χώρα di Dimitris Dimitriadis
di e con Gemma Hansson Carbone
architetto Vasilis Mavrianos un grazie speciale a Mr. Theodoros Terzopoulous e Aglaia Pappas
produzione Naprawski con il supporto di Konstnärsnämnden – the Swedish Arts Grants Committee (SWE), ABF (SWE), Space A and KIAR 2023 (NEPAL) PARC – Performing Arts Research Center (ITA), Fondazione Fabbrica Europa (ITA), Gathenhielmska Kulturhuset (SWE), Art del Caminar – Walking Art and Relational Geographies (ES), walk – listen – create (BE)
Muoio come un paese è un esperimento artistico e liturgico atto ad evocare la presenza e l’avvento dell’Angelo della Storia.
L’Angelo è una giovane donna con un accento strano, non identificabile. Narra le ultime cruente vicende del Paese esponendole con la minuziosa scientificità di chi ha osservato lo svolgersi degli avvenimenti fuori dal corso naturale del tempo.
Dove ci troviamo? Quando sta accadendo tutto questo?
Muoio come un paese invita i suoi spettatori ad assistere ad una metafora fantascientifica, e allo stesso tempo arcaica, di una società che ha perso se stessa, e che è morta in se stessa.
La narrazione avviene durante una camminata immersiva guidata dall’artista Gemma Hansson Carbone, ed è composta seguendo le regole del paesaggio storico e geografico in cui la performance si colloca.
Muoio come un paese è un progetto di ricerca artistica aperto, libero, che coinvolge l’artista e il suo pubblico in una esplorazione collettiva di diverse pratiche artistiche e scientifiche (teatro, architettura, antropologia, archeologia, body art, poesia e cartografia) e che si struttura attorno ad un testo scritto dall’autore greco contemporaneo Dimitris Dimitriadis, e alla figura dell’Angelus Novus che Walter Benjamin descrisse nel suo omonimo saggio datato 1940.
Il potere della memoria e della Storia non passa semplicemente attraverso processi cognitivi e informativi ma fa parte di noi nel senso più letterale: siamo noi stessi i nostri luoghi, con tutti i segni che portano e portiamo, siamo il terreno su cui queste orme temporali e culturali sono impresse. La nostra stessa epigenetica è il nostro Paese, così come i nostri paesaggi sono la stratigrafia della nostra Storia.
Qual è la relazione occulta ma vibrante tra Natura e Arte? Tra Architettura e Memoria?
Cercare di rispondere a queste domande significa accettare che ogni performance di Muoio come un paese sarà diversa, un’esperienza unica. Ogni volta la città, le sue caratteristiche urbane e umane, la loro analisi e la composizione del testo, assieme alla presenza della performer e dei suoi spettatori saranno diversi e del tutto imprevedibili.
Con il contributo di