3 – 5 Dicembre 2022

Zona K presenta: Non siamo niente, saremo tutto

  • Teatro

Date, orari e repliche spettacolo

  • 3 Dicembre 2022, 20:00

  • 4 Dicembre 2022, 20:00

  • 5 Dicembre 2022, 20:00

Crediti spettacolo

regia Alessandro Renda
dramaturg Jens Hillje
con Roberto Corradino, Milena Costanzo, Matteo Gatta
e con i cittadini e le cittadine di una chiamata pubblica di Milano e La Spezia
e con il coro di Micene di Milano

disegno luci Mario Loprevite elementi scenografici Denise Carnini e Francesca Pedrocchi editing e visual effect video Francesco Tedde e Alessandro Tedde (Antropotopia) foto Luca Del Pia produzione: ZONA K (MI) co-produzione: Pergine Festival (TN), Associazione 47|04 (GO) produzione esecutiva Valentina Picariello e Renata Viola organizzazione Federica Bruscaglioni con il sostegno e la collaborazione di Fuori Luogo La Spezia/Gli Scarti in collaborazione Project For People, Stratagemmi Prospettive Teatrali, Olinda onlus

Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito di Art Waves Produzioni di cultura contemporanea e con il sostegno di Fondazione Cariplo e del Comune di Milano e presentato all’interno del progetto STOP presentato per Milano è Viva.

 

Una chiamata pubblica, decine di lavoratrici e lavoratori che rispondono.

È l’inizio del progetto che si è concretizzato nell’ultimo anno con incontri, laboratori teatrali, ricerca, video documentari, canzoni di protesta, cortei, un pretesto (America di Kafka), tre attori, un regista e un dramaturg.

Il “lavoro” come fil rouge. Il lavoro come aspirazione, come scelta obbligata, come fonte di sostentamento, ma soprattutto come motore che delinea le traiettorie, definisce autostima e convinzioni personali, rischia di plasmare i nostri valori e determina dove e con chi trascorriamo la maggior parte del tempo.
Ma il lavoro definisce veramente chi siamo? Quanto risponde alle nostre aspettative? Quanto peso ha nella nostra vita e nelle scelte che facciamo? Può oggi rappresentare un punto di osservazione sullo stato di salute della società, soprattutto dopo la fase acuta dell’emergenza sanitaria?

Possiamo specchiarci nelle storie lavorative altrui per sentirci più interconnessi?

Non siamo niente, saremo tutto è la traduzione letterale di un verso de L’internazionale scritto dal poeta e rivoluzionario Eugène Pottier 150 anni fa. Un testo forse datato, talvolta ancora cantato come inno dei lavoratori, ma che ormai non trova quasi più un legame con l’oggi e lo stato del mondo del lavoro. Non siamo niente, saremo tutto è anche il progetto teatrale prodotto da ZONA K, in cui Jens Hillje e Alessandro Renda hanno coinvolto lavoratrici e lavoratori di diversi settori, per esplorare storie individuali e affrontare il tema da differenti prospettive: possiamo specchiarci nelle storie lavorative altrui per sentirci più interconnessi? Quanto condiziona le nostre esistenze il rispetto di una volontà o di una vocazione? Comprendere felicità o insoddisfazioni individuali ci aiuta a valutare il benessere collettivo? Siamo ancora capaci di considerarci un insieme di persone che lotta per un bene comune o siamo una somma di individui, monadi a sé stanti? Il concatenamento di storie diventa uno strumento di indagine per trasformare l’esperienza collettiva in una narrazione condivisa, un coro pensato come opera d’arte totale e scultura sociale per riabbracciare un desiderio di comunità e, attraverso il teatro, trovare nuove forme di rappresentazione della realtà.

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