30 Giugno – 1 Luglio 2025
MAC BETH
Olinda / Teatro delle Albe
Esito del laboratorio di teatro con adolescenti
- Teatro
3 – 5 Dicembre 2022
Jens Hillje, Alessandro Renda
3 Dicembre 2022, 20:00
4 Dicembre 2022, 20:00
5 Dicembre 2022, 20:00
Crediti spettacolo
regia Alessandro Renda
dramaturg Jens Hillje
con Roberto Corradino, Milena Costanzo, Matteo Gatta
e con i cittadini e le cittadine di una chiamata pubblica di Milano e La Spezia
e con il coro di Micene di Milano
disegno luci Mario Loprevite elementi scenografici Denise Carnini e Francesca Pedrocchi editing e visual effect video Francesco Tedde e Alessandro Tedde (Antropotopia) foto Luca Del Pia produzione: ZONA K (MI) co-produzione: Pergine Festival (TN), Associazione 47|04 (GO) produzione esecutiva Valentina Picariello e Renata Viola organizzazione Federica Bruscaglioni con il sostegno e la collaborazione di Fuori Luogo La Spezia/Gli Scarti in collaborazione Project For People, Stratagemmi Prospettive Teatrali, Olinda onlus
Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito di Art Waves Produzioni di cultura contemporanea e con il sostegno di Fondazione Cariplo e del Comune di Milano e presentato all’interno del progetto STOP presentato per Milano è Viva.
È l’inizio del progetto che si è concretizzato nell’ultimo anno con incontri, laboratori teatrali, ricerca, video documentari, canzoni di protesta, cortei, un pretesto (America di Kafka), tre attori, un regista e un dramaturg.
Il “lavoro” come fil rouge. Il lavoro come aspirazione, come scelta obbligata, come fonte di sostentamento, ma soprattutto come motore che delinea le traiettorie, definisce autostima e convinzioni personali, rischia di plasmare i nostri valori e determina dove e con chi trascorriamo la maggior parte del tempo.
Ma il lavoro definisce veramente chi siamo? Quanto risponde alle nostre aspettative? Quanto peso ha nella nostra vita e nelle scelte che facciamo? Può oggi rappresentare un punto di osservazione sullo stato di salute della società, soprattutto dopo la fase acuta dell’emergenza sanitaria?
Non siamo niente, saremo tutto è la traduzione letterale di un verso de L’internazionale scritto dal poeta e rivoluzionario Eugène Pottier 150 anni fa. Un testo forse datato, talvolta ancora cantato come inno dei lavoratori, ma che ormai non trova quasi più un legame con l’oggi e lo stato del mondo del lavoro. Non siamo niente, saremo tutto è anche il progetto teatrale prodotto da ZONA K, in cui Jens Hillje e Alessandro Renda hanno coinvolto lavoratrici e lavoratori di diversi settori, per esplorare storie individuali e affrontare il tema da differenti prospettive: possiamo specchiarci nelle storie lavorative altrui per sentirci più interconnessi? Quanto condiziona le nostre esistenze il rispetto di una volontà o di una vocazione? Comprendere felicità o insoddisfazioni individuali ci aiuta a valutare il benessere collettivo? Siamo ancora capaci di considerarci un insieme di persone che lotta per un bene comune o siamo una somma di individui, monadi a sé stanti? Il concatenamento di storie diventa uno strumento di indagine per trasformare l’esperienza collettiva in una narrazione condivisa, un coro pensato come opera d’arte totale e scultura sociale per riabbracciare un desiderio di comunità e, attraverso il teatro, trovare nuove forme di rappresentazione della realtà.