La confusione può arrivare nelle nostre vite così come un evento atmosferico. Quando arriva, è come stare nel vento, in pieno sole, sotto la pioggia e la grandine, in mezzo alla notte e al giorno, tutto allo stesso tempo, in un disordinato miscuglio di sentimenti.
Questo è il punto di partenza con cui Gabriella Salvaterra, insieme alla sua compagnia (SST – Sense Specific Theatre), ci propone un’esperienza poetica e sensoriale in cui provare a riconoscere questo smarrimento, e guardare insieme quei timori che si nascondono nei nostri labirinti e che da lì scrivono parte della nostra storia.
Nodo in gola è un punto di svolta importante verso una nuova ricerca nel percorso artistico di Gabriella Salvaterra, un intimo susseguirsi di poesie sensoriali ispirate e guidate da ciò che non diciamo a nessuno.